L'incapacità di sentire gli odori va di pari passo con il declino mentale
Un test per l'olfatto negli adulti di mezza età potrebbe identificare il rischio di declino cognitivo. Uno studio sul Journal of Alzheimer's Disease mostra che la perdita della capacità di sentire odori non solo va di pari passo con la perdita della memoria, ma ne può essere un marker ovvero un sistema per individuarla nelle fasi iniziali. Il declino cognitivo è la progressiva perdita delle funzioni mentali come il ricordo, il pensiero e il ragionamento, che possono spesso accompagnare il normale invecchiamento. Ma un declino più marcato potrebbe essere un sintomo di demenza. A sua volta, l'indebolimento dell'olfatto diventa più comune con l'avanzare dell'età, e più marcato in chi sviluppa malattie neurodegenerative. L'associazione tra i due era già nota, ma il nuovo studio è il primo a valutarla sulla base delle fasce d'età. I ricercatori dell'Ospedale Universitario di Essen, in Germania, hanno analizzato i dati di 4.814 residenti nella valle della Ruhr che avevano tra 45 e 75 anni quando è iniziato lo studio. I partecipanti sono stati esaminati al momento dell'arruolamento, e poi altri 5 e 10 anni dopo. Ne sono state valutate capacità cognitive e il senso dell'olfatto attraverso un test. Il team ha poi confrontato i risultati valutandoli per fasce di età e sesso. Nel complesso, le donne tendevano ad avere un senso dell'olfatto migliore degli uomini. Il risultato più eclatante però è stato che in particolare nella fascia di persone di 65-74 anni di età, le prestazioni dei test cognitivi diminuivano di pari passo col diminuire dell'olfatto. L'associazione trovata in questa fascia di età, concludono i ricercatori, "può servire come marker per l'identificazione di persone ad alto rischio di declino cognitivo", ovvero potrebbe aiutare a diagnosticare mal
fonte: Journal of Alzheimer's Disease
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